Il Museo Storico della I^ Guerra Mondiale 1915-1918
La Nascita del Museo
L’idea di realizzare un Museo della Grande Guerra nacque in una tipica serata autunnale nel 1972, al bar Rosa di Canove di Roana, dove il solito gruppo di amici (Romano Canalia, Francesco Magnabosco, Alfredo Rossi, Bruno Frigo, Sandro Frigo, Albino Bernar, Aldo Ambrosini e Federico Carlo Redolfi) si ritrovano per trascorrere qualche ora del dopo cena, fra una partita a Tressette e una lettura veloce del Giornale di Vicenza.
Nacque così
un po’ per scherno, un po’ perché qualcuno ci credeva veramente, l’idea di istituire un museo della guerra: idea che, grazie all’impegno di quel gruppo di amici ma anche di altre persone che assicurarono fin da subito la loro fattiva collaborazione, fu quasi immediatamente concretizzata avviando la raccolta dei reperti disponibili.
Inizialmente il materiale raccolto venne immagazzinato nella cantina di uno dei componenti del gruppo di fondatori. Si iniziò poi a interpellare i recuperanti dei vari Comuni dell’Altopiano, ma il diffondersi della notizia portò anche numerosi amici e simpatizzanti a mettere a disposizione spontaneamente oggetti provenienti da soffitte e cantine che potevano comunque interessare la raccolta. Non sempre tuttavia i reperti venivano regalati o consegnati in “custodia perpetua”. A volte si rendeva necessario procedere all’acquisto di qualche esemplare particolarmente raro o di indubbio valore: acquisto che avveniva mediante autotassazione degli stessi componenti del comitato.
Con il passare del tempo il materiale raccolto aumentava arricchendosi anche di fotografie, cartografie e documenti originali che necessitavano però di una collocazione idonea al fine di assicurare una adeguata conservazione, ma anche di consentire una loro corretta catalogazione ed archiviazione.
Dopo un incessante lavoro di raccolta, cernita, catalogazione e archiviazione del materiale durato due anni, i componenti del gruppo iniziarono a cercare gli spazi dove tutto quel materiale poteva essere esposto.
Nel 1974 il Comune di Roana, prendendo a dell’importanza e della validità del progetto, ma anche consapevole delle ricadute positive che l’istituzione del museo avrebbe certamente determinato all’interno della comunità, decise di assumersi la paternità del “Museo Storico della Grande Guerra 1915-1918” di Canove facilitando così, grazie al riconoscimento pubblico del museo, le trattative con gli enti militari e le istituzioni che potevano concedere armi, munizioni, ed altro materiale bellico.
Venne inoltre deciso di destinare a sede del museo il prestigioso edificio dell’ex stazione ferroviaria di Canove che il Comune aveva acquistato dalla Soc. Veneta Ferrovie: fabbricato che presentava caratteristiche e dimensioni idonee allo scopo ma anche una ottimale collocazione.
L’amministrazione comunale riconobbe il Comitato Organizzatore che, sotto la presidenza del Sindaco, divenne coordinatore e conservatore del museo. Il Comune decise infine di concedere un congruo contributo annuo per sostenere le spese di manutenzione dello stabile.